L'oratorio e la confraternita di San Rocco

In un altro documento del 1693 i fratelli Olevano, rappresentati dal Senatore Don Gerolamo Olevano, donavano alla confraternita di San Rocco e Sebastiano un sito posto dietro la chiesa di San Rocco. In quell'anno il priore, Stefano Alberto, chiedeva di poter "agrandir" l'oratorio poiché non era più in grado di accogliere tutti i fedeli che la domenica si radunavano per la santa Messa. Il vescovo di Pavia delegò il parroco di Castel d'Agogna Giovanni Maria Costa a sovraintendere ai lavori ed il 13 giugno di quell'anno ci fu il sopralluogo. Cosi il reverendo descriveva la chiesa: "Primo essere detto oratorio fabrica vecchia et antica, ed essere circondato da tre parti dali Illmi Sigri Olevani... e dali altra parte dal forno della comunità et in parte della Camera del Consiglio di detta comunità che sono attaccati, e l'altra parte che resta verso la strada restar libera mediante un portico ragione del medesimo oratorio1. Secondo trovo che detto oratorio è presentaneamente... di longhezza brazza ventitre e di larghezza brazza otto e mezzo e di più trovo che il medesimo Oratorio ha un sito di dietro attaccato ali infrascritto da donarsi in longhezza di brazza tre e trequarti e di larghezza della misura di detto oratorio2. Terzo il sito da donarsi dalli Illmi Sigri Olevani misurato come sopra essere in misura di tanto in longhezza quanto in larghezza, brazza otto e mezzo secondando il sito di detto oratorio,...il mio parere è che dilongandosi detto oratorio in modo che nel sito sodetto...e quello da donarsi sii tutto occupato dal coro dove potranno e dovranno li confratelli commodamente officiare... come pure soffittando il medesimo oratorio, che di presente resta coperto con i soli coppi,...resterà decoroso...". Dopo questa visita il vescovo di Pavia diede il suo benestare all'avvio dei lavori che resero la chiesa come oggi la ritroviamo. Si tratta di un edificio con pianta a croce latina lungo m.21,7 e largo m. 5,3, ad una sola navata trasversale in volta che sembra risalire al secolo XV. Il coro ed il transetto sono le parti aggiunte alla fine del secolo XVII e nel 1830. Quest'ultimo si inserisce obliquamente e forma una pianta asimmetrica. L'interno conserva un pregevole altare in marmo policromo, su cui troneggia una statua del Bambino di Praga. Fino agli anni settanta vi erano pure due pregiate tele cinquecentesche raffiguranti la Vergine fra i SS. Rocco e Sebastiano, ora andate perdute. Tutti gli altri arredi sacri, pur non avendo valore artistico, hanno per gli olevanesi un grande valore affettivo, poiché sono i ricordi dell'antica Confraternita di San Rocco e Sebastiano, la cui istituzione sembra risalire agli anni in cui fu costruita la chiesa stessa. La confraternita, oltre alla chiesa, possedeva numerosi appezzamenti di terreno provenienti da lasciti e benefici; tali beni furono sequestrati durante l'età napoleonica e la compagnia fu sciolta. Nel 1823 la confraternita fu ricomposta, ma i suoi redditi furono uniti a quelli della parrocchia per ordine del Re Carlo Felice. Fu sciolta nuovamente il 18 febbraio 1880 dal Vescovo Pietro Giuseppe De Gaudenzi a causa di numerosi contrasti con il parroco che scriveva: "sarebbe meglio che non vi fosse, perché non vi sarebbero tanti scandali in Parrocchia e tanti disordini e dispiaceri...". Infine fu ristabilita nel 1884 sotto il titolo di Compagnia del SS. Sacramento e soggetta perciò al parroco.
I confratelli, chiamati comunemente
batù, si riunivano alle quattro del mattino per cantare gli uffici ai loro morti; alla domenica pomeriggio recitavano il Vespro e, in occasione di funerali o processioni, sfilavano per le vie del paese indossando una tunica bianca con cappuccio ed un cordone legato alla vita.

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1 Si tratta dell'attuale sede della Biblioteca Comunale, un tempo (e fino al 1930) sede del Comune.

2 Il braccio è l'antica misura di lunghezza più diffusa fino al momento dell'introduzione del Sistema Metrico Decimale. Corrispondeva alla misura media del braccio umano, ma ogni Stato gli attribuì misure diverse, oscillanti fra 53 e 68 cm. A Milano misurava 59,5 cm, nella1nostra zona corrispondeva a 63,5 cm.

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