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Palazzo Comunale

 

La sede al comune di Olevano è stata storicamente ospitata nel piccolo palazzetto porticato addossato alla Chiesa di San Rocco, ora completamente trasformato dopo la demolizione di una parte di esso nel 1968 per migliorare la viabilità sulla strada provinciale.

A seguito di questi lavori fu in parte demolito ed in parte chiuso il piccolo portico detto dagli olevanesi “äl pùrtiät”. Dal 1930 la sede del comune era già stata spostata nel moderno Palazzo Comunale di Piazza della Libertà, ancora oggi sede comunale.

L’edificio è un bell’esempio dell’architettura razionalista che si diffuse in tutta Italia a partire dal 1926 e fu progettato dall’ingegnere pavese Pietro Zorzoli. I lavori, eseguiti dell’impresa Rena di Pavia, iniziarono nel 1927 e furono ultimati tre anni dopo; il palazzo fu inaugurato il 9 novembre 1930 alla presenza del Duca di Bergamo e di tutte le maggiori personalità politiche e scolastiche della provincia.

La costruzione è imponente, di forma quadrata, a due piani; lo spazio interno era suddiviso in due parti: una, verso la nuova piazza, ospitava gli uffici comunali e la sala Consigliare, l’altra, sul retro, ospitava le cinque aule delle scuole elementari. Negli anni ’80 iniziarono a manifestarsi importanti cedimenti strutturali  che resero necessari lavori di consolidamento e rifondazione eseguiti negli anni 1990/94. In questa occasione, per la chiusura delle scuole elementari e per gli aumentati bisogni di spazi per i servizi municipali, fu parzialmente cambiata la divisione interna, ora tutta destinata agli uffici Comunali.

Al piano terreno si trovano l’ufficio Anagrafe, la Ragioneria e la Sala Polifunzionale. Un ampio scalone porta al primo piano dove si trovano l’ufficio Tecnico, l’Archivio e la Sala Consigliare.

Particolarmente interessanti sono gli affreschi presenti nella sala del Consiglio: oltre alle decorazioni del soffitto, che presentano motivi ornamentali e gli stemmi del comune e della provincia, è possibile ammirare la grande parete affrescata. Il dipinto raffigura l’investitura del comando supremo del mare fatta dalla Repubblica di Genova all’ammiraglio Uberto dei marchesi Olevano.

Gli affreschi e le decorazioni, oltre ai due ritratti ad olio raffiguranti il re Vittorio Emanuele III e il Duce Benito Mussolini di cui si ha memoria e che sono andati perduti nel 1945 durante i giorni della liberazione, furono eseguiti dei pittori vigevanesi Emilio Galli e Francesco Mazzucchi e risanati nel 1995 dal restauratore robbiese Giuseppe Pavone.

Nell’aula consigliare è anche esposta una antica mappa del primo catasto piemontese risalente al 1774.

 

 

Casella di testo: CASTELLO MEDIEVALE /
Casella di testo: CASTELVECCHIO /
Casella di testo: Oratorio di SAN Rocco /
Casella di testo: Parrocchiale di San Michele Arcangelo /
Casella di testo: Palazzo Comunale /
Casella di testo: Chiesa dell’assunta /
Casella di testo: Museo di arte e tradizione contadina /

Il palazzo Comunale